Heinz von Foerster condensa in queste poche parole, un aspetto fondamentale della nostra vita:
impariamo tramite l'esperienza.
Più le esperienze sono differenti le une dalle altre, più si arricchisce il nostro bagaglio e le nostre competenze.
Abbiamo bisogno di SENTIRE, di toccare con mano, di vivere sulla nostra pelle e attraverso le nostre emozioni quello che la vita ci offre.
Certo, cerchiamo di evitare esperienze che provocano dolore e siamo proiettati verso emozioni piacevoli.
Questo non significa però che il dolore sia da evitare a tutti i costi.
Evitare di soffrire è molto rischioso, perchè ci spinge a rimanere sempre dove siamo, per paura di quello che potrebbe succedere se mettessimo i piedi fuori dalla porta di casa.
La vita poi, che è una bastarda, più stiamo fermi più si diverte a "scaldare" il nido in cui ci siamo rifugiati, a tal punto da diventare insopportabile e costringerci a cercare nuovi spazi e situazioni.
Succede sempre cosi.
In realtà a noi non piace molto cambiare, ma non ci piace nemmeno troppo la routine.
La soluzione?
Provare ad accettare le regole del gioco e cavalcare noi l'onda, senza farci travolgere più di tanto (quand'è possibile).
Possiamo scegliere noi per primi quali rischi prenderci, evitando di rimanere bloccati, ma procedendo ad una velocità per noi sostenibile, senza il rischio di schiantarci e perdere il controllo totale della situazione.
Vivere nuove esperienze genera sensazioni ed emozioni che si stampano in modo indelebile nel nostro cuore.
Nella maggior parte dei casi, la soddisfazione di aver fatto qualcosa di diverso, di essere stati in prima linea, con coraggio e determinazione, sarà di gran lunga maggiore della paura o delle scocciature che inevitabilmente si manifestano in ogni "viaggio di scoperta", grande o piccolo che sia.
A voi la scelta.
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