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  • Immagine del redattoreMattia Facci

La sagra dell'"OVVIO"...

Oscar Wilde, centotrent'anni fa scriveva che: "Il vero mistero del mondo è ciò che si vede, non l'invisibile".

Aveva proprio ragione!

Ma perchè questa affermazione è, a mio avviso, estremamente rilevante, soprattutto quando parliamo di psicologia del cambiamento? Ora te lo spiego.


Il fatto che la vita ci presenti sfide, rebus, trappole e trabocchetti è un dato di fatto. E' semplicemente inevitabile.


Ci si si evolve in continuazione.


Noi cresciamo, le nostre esigenze cambiano, la visione che abbiamo del mondo non è mai uguale. Si arricchisce man mano che, crescendo, viviamo nuove esperienze.

Se queste sono le premesse, ciò che è OVVIO è che la vita richiede grandi capacità di adattamento.

Ed è qui che "casca l'asino! Se effettivamente le premesse sono queste, è UN PO' MENO OVVIO il motivo per cui, noi esseri umani facciamo una fatica del diavolo ad adattarci e a cambiare le cose.


Se il cambiamento è una costante nella vita di tutti, perchè per molti di noi, cambiare è fonte di grande resistenza, sofferenza e paura?


Non voglio qui dare risposte, voglio solo ragionare con te. Siamo sempre in cerca di soluzioni, ma non ci fermiamo mai con attenzione ad analizzare come si deve le questioni che ci stanno a cuore.

Senza una chiara visione della situazione, dove vogliamo andarle a pescare le soluzioni?

Sarebbe un po' come cercare di pescare un branzino nel fiume Po.


Altra cosa, altrettanto ovvia: se non ti piace quello che vivi, cambialo no?

Perchè ti ostini a soffrire e ad accettare situazioni che ormai ti stanno strette?

Il buon senso fa presto a darci istruzioni, ma noi facciamo fatica a seguirlo. Il motivo è semplice, ma per niente banale: noi abbiamo a che fare con noi stessi 24h/giorno (escludiamo le quotidiane 8 ore di sonno in cui, per un momento, siamo liberi e non dobbiamo "sopportarci"!).


Abbiamo automatizzato a tal punto i nostri modi di pensare, di agire e di reagire alle cose, che gli effetti indesiderati che viviamo, nascono da automatismi che non sono tuttavia efficaci per affrontare la situazione.

Come dire: "Chissenfrega del contesto. Mondo, ti ordino di cambiare e di fare quello che dico io, perchè ho sempre fatto cosi e non ho nessuna intenzione di pensare a qualcosa di diverso!".


Il nostro sistema di allarme è molto efficace: le nostre emozioni sono la nostra guida, non un ostacolo. Lo diventano quando non le ascoltiamo e ci fermiamo ad ascoltare cosa vogliono dirci. Questo perchè spesso, quando confrontiamo le alternative che abbiamo dinnanzi a noi, ovvero: cambiare, quindi avere il coraggio di buttarsi e uscire dalla zona di confort vs sperare che le cose prima o poi cambino, noi optiamo per lo più per la seconda ipotesi.


La nostra tendenza ad cercare sicurezza e protezione ci spinge a restare li dove siamo, anche se siamo scomodi o se non siamo felici.

Per questo motivo facciamo una gran fatica a cambiare.


Saperlo, è già un primo passo!




Mattia


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