Ho iniziato a lavorare a 15 anni perchè mi divertivo e imparavo molto. Non è mai stato un peso coniugare studio e lavoro, anche perchè ho sempre avuto la fortuna di collaborare con persone, tecnici e professori fortemente motivati ed entusiasti.
Mi sono specializzato con il Prof.Giorgio Nardone e sono terapeuta ufficiale del Centro di Terapia Strategica di Arezzo. Ho poi completato la mia formazione a San Diego, negli USA, sotto l'occhio vigile del Dottor Chad Hybarger (presso il Family Therapy Institute).
Oggi lavoro come psicoterapeuta nel mio studio a Rubano (Padova) ma dedico parte del tempo al mental coaching in ambito sportivo.
Alla Canottieri Padova ho lavorato con l'Asd Tennis Pro ed oggi il mio lavoro prosegue con i giocatori del Tennis Montecchia. Seguo ormai da più di due anni i ginnasti del Team Italia che si allenano presso l'accademia federale di ginnastica artistica maschile di Padova (c/o Palaindoor).
Mi piace allenarmi e fare sport in mezzo alla natura: pratico il kayak d'alto corso e devo dire che ogni volta che salgo in canoa, inizia la mia, di psicoterapia!
E' sicuramente il modo per liberare la mente e vivere il presente, immerso nella natura, ma non solo: uno sport come il kayak ti mette a dura prova, ed è un modo per conoscere da dentro quanto sia difficile ma nel contempo fantastico lottare per superare le paure e i propri limiti.
E' la differenza tra il "sapere" (teorico) e il "conoscere" (l'esperienza). Per te cosa conta di più?
Faccio ciò che mi piace e questo mi aiuta molto perchè, sebbene non sia sempre cosi facile, mi permette di avere gli ingredienti fondamentali per raggiungere un obiettivo:
-
curiosità
-
impegno
-
perseveranza
-
pazienza.
Oscar Wilde scriveva: “ Il vero mistero del mondo è ciò che si vede, non l’invisibile”.
Quando vogliamo cambiare, migliorare o risolvere un problema, è curioso perchè spesso riceviamo un sacco di consigli (amici, famiglia, tecnici) o facciamo piani di “battaglia” dettagliati.
“Da oggi queste sono le nuove regole”…”Non succederà mai più”…”Ho deciso che faro così”…
Per qualche strano motivo, nonostante le soluzioni siano a disposizione, davanti a noi, non andiamo da nessuna parte. E se ci muoviamo, non andiamo lontano. Dove sta il problema?
Ecco il mio lavoro: TRASFORMARE I LIMITI IN RISORSE.
L’”ovvio” forse non è cosi “ovvio” come sembra e la nostra mente non funziona in modo forse così lineare.
Conoscere I processi del pensare è meraviglioso ed è la chiave per affrontare e superare con successo le difficoltà.
Il mio compito? Trovare le chiavi giuste, che aprano le giuste serrature e darle in mano ai miei pazienti e atleti, affinchè possano essere loro ad inserirle nella serratura, aprire la porta e scoprire nuove, avvincenti realtà.